Interamente recintato, si estende per una superficie di oltre 10.000 mq..
Nel 1446 i conti Barattieri acquistarono dai Visconti il feudo di San Pietro in Cerro e fecero ricostruire dalle fondamenta una struttura militare utilizzata nei secoli precedenti dai piacentini come avamposto difensivo verso Cremona.
Terminata l’edificazione del castello nel 1491, nel 1495 Bartolomeo Barattieri fece costruire di fronte a esso un nuovo Palazzo nobiliare che fu poi rinnovato e arricchito nel secolo successivo. All’epoca l’edificio era corredato da un tipico giardino all’italiana con aiuole geometriche, mentre una porzione dell’area era destinata a orto.
Verso la fine dell’Ottocento Vittorio Barattieri fece ristrutturare il palazzo e diede incarico di riprogettare tutta l’area verde secondo il gusto del periodo. Il parco assunse così l’odierno disegno di stampo paesaggistico, con alternanza di viali alberati e spazi prativi. Durante la seconda guerra mondiale l’area venne requisita dalle truppe tedesche e destinata a deposito di carri armati. Tornati in uso alla famiglia Barattieri, il palazzo e il parco sono stati in seguito acquistati dal Comune di San Pietro in Cerro e aperti al pubblico alla fine del secolo scorso.
Il parco ha una struttura abbastanza semplice, con il palazzo padronale disposto ad angolo, in corrispondenza di uno dei vertici dell’area e tre viali alberati che partono a raggiera dal piazzale interno dell’edificio, separando spazi prativi punteggiati di alberature; le estremità dei tre viali sono raccordate in un percorso che completa il disegno del passeggio romantico del parco. Nel corredo verde prevalgono tigli e platani, quasi sempre compresi in fitti allineamenti di differente lunghezza
Servizi offerti: possibilità di pic-nic, servizi igienici. Durante il periodo estivo vengono organizzate manifestazioni estemporanee di intrattenimento.