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CHIESA DI SAN FRANCESCO

Architettura religiosa
San Francesco, Piacenza, ph. Enrico Corsini

Costruita tra il 1278 e il 1363 per volontà del ghibellino Umbertino Landi, è in stile gotico lombardo con facciata in cotto.

La storia della Chiesa di San Francesco

Incaricati della costruzione, i Frati Minori in breve tempo edificarono la chiesa e il monastero annesso.
La chiesa si arricchì di opere d’arte e il convento raggiunse dimensioni tanto ragguardevoli che risulta che nell’Ottocento occupasse tutta piazzetta Plebiscito.
Il monastero era costituito da tre chiostri con relativi giardini.
Durante il periodo napoleonico la chiesa rimase quasi sempre aperta conservando la sua funzione, a parte una breve parentesi in cui divenne prima magazzino e poi ospedale.
Successivamente fu restituita ai religiosi, che però nel 1810 la lasciarono definitivamente.
L’evento più importante che si è svolto in questa chiesa è stata la proclamazione, avvenuta con plebiscito nel 1848, dell’annessione di Piacenza al Regno di Sardegna.

L’architettura di San Francesco

Più volte restaurata, San Francesco presenta caratteristiche simili alla omonima basilica bolognese, in cui si sentono gli influssi dell’architettura monastica borgognona cistercense. La chiesa presenta in facciata due contrafforti, un rosone, cuspidi e guglie, un portale mediano quattrocentesco opera dei Solari (famiglia di scultori che operò presso la corte di Ludovico il Moro), una lunetta con il rilievo con Le stigmate di San Francesco. A lasciare intendere l’antica presenza di una cuspide superiore restano i rilievi che ritraggono San Francesco e Bernardo.
Sul lato destro si trova il chiostro, di cui rimane solo un porticato, dopo la demolizione quasi totale del convento ad opera del Comune intorno agli anni 40 del XX secolo.

La chiesa conserva all’interno sepolture, dipinti, sculture e resti di affreschi del XIV e XV secolo. Notevole il compianto su Cristo Morto nella cappella absidale, opera di Luca Reti (XVII sec.). La cappella dell’Immacolata Concezione presenta opere di Giovanni Battista Trotti detto “Il Malosso” (1597). Nella cupola si può scorgere la Vergine incoronata alla presenza della Santissima Trinità, in un cielo di nuvole arricchito da numerosissime figure ritratte con cromie squillanti e in pose scorciate, tipiche della Maniera.

INDIRIZZO
Piazza Cavalli, 68
LOCALITA'
Piacenza
CHIUSURA SETTIMANALE
Aperto tutti i giorni
ORARIO
In estate (giugno-agosto) il pomeriggio slitta avanti di un’ora
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Orari di apertura
8.30- 12.00/ 15.00-18.30

In estate (giugno-agosto) il pomeriggio slitta avanti di un’ora
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+39.0523.321988

INDIRIZZO
Piazza Cavalli, 7 - Piacenza


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