Il Castello di Sarmato è racchiuso entro il perimetro quadrangolare delle mura, già circondato dal fossato, in buona parte conservato insieme a due torri angolari e all’imponente ingresso meridionale.
Doppie cannoniere laterali.
Il lato nord è occupato dalla Rocchetta che doveva respingere gli attacchi provenienti dal Po, trasformata in residenza di campagna nel secolo scorso, con ampi saloni voltati e decorazioni d’epoca. Sempre a nord, ma più arretrato sorge il castello vero e proprio con una torre angolare e l’alto mastio in posizione interna, articolato attorno al cortile.
Conserva tratti delle cortine originarie con la tipica cornice a denti di sega sotto la merlatura e finestre ad angolo acuto. All’interno si susseguono ampi saloni, in parte voltati e in parte cassettonati, piccoli salotti, camere da letto, tutti arredati con mobili d’epoca.
E’ possibile che un borgo fortificato esistesse già nell’anno 1216 quando vi si riunirono le milizie piacentine e milanesi prime di muoversi verso i fortilizi pavesi.
Il castello di Sarmato costituì infatti uno dei più importanti avamposti preposti dalla guelfa Piacenza alla difesa della Val Tidone contro le incursioni nemiche.
Il Castello di Sarmato è tuttora residenza dei Conti Zanardi Landi ed è visitabile sempre la domenica pomeriggio, con visita in orario invernale alle 15.00 e in orario estivo alle 15.30.
E’ possibile visitare il castello su prenotazione, anche in giorni feriali, previo accordo anticipato.
Il percorso di visita comprende: giardino, facciate, saloni affrescati e arredati, le sale dell’archivio, la grande sala da ballo, camere da letto e la “Sala dei filosofi” attribuita a Bonifacio Bembo.