Eretto dove esisteva in precedenza un piccolo edificio di culto medioevale, l’oratorio di San Giuseppe sorse nel 1576 per volere del notaio Francesco Bo.
In quello stesso anno, infatti, fu fondata la Compagnia dei Disciplinati di S. Giuseppe, che successivamente prese il nome di Confraternita dello Spirito Santo.
Terminato nel 1593 e consacrato nel 1594, l’oratorio di San Giuseppe a Cortemaggiore presenta tre navate, con quella centrale che ha larghezza doppia rispetto a quelle laterali.
La decorazione dell’edificio risale alla fine del XVII secolo. Si compone di pregevoli stucchi ad opera di Giovanni Martello di Varallo Sesia nelle due cantorie; l’intero ciclo della zona presbiteriale è opera di Bernardino Barca, mentre Domenico Dossa realizzò l’intero corpo longitudinale dell’oratorio.
Gli stuccatori Domenico e Michele Dossa eseguirono tra il 1697 e il 1699 la grandiosa ancona, che costituisce la pala d’altare. Nella nicchia centrale dell’ancona si trova la statua lignea policroma di S. Giuseppe, realizzata dopo la peste del 1630 e collocata nella chiesa l’11 agosto di quell’anno.
Alle pareti si possono ammirare pregevoli dipinti di Giovanni Battista Tagliasacchi, che dal 1722 al 1727 realizzò il Transito di S. Giuseppe collocato sopra la cantoria di destra, il Riposo durante la fuga in Egitto sopra la porta laterale destra e la Visitazione di Maria ad Elisabetta sopra la porta laterale sinistra.
Dal 2004 al 2007 l’oratorio è stato oggetto di un radicale intervento di restauro sia all’interno che all’esterno dell’oratorio, finanziato completamente dalla Banca di Piacenza.