Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone operò a Piacenza dapprima tra il 1530 ed il 1532 e poi, successivamente nel 1535, affrescando la Basilica di Santa Maria di Campagna.
Nella prima occasione dipinse la lanterna, gli otto spicchi della cupola, i fregi dei costoloni, il fregio che corre sopra le loggette e la cappella di Santa Caterina; nella seconda si dedicò, invece, alla cappella dei Magi.
Il famoso pittore dall’acceso cromatismo, quasi spregiudicato di fronte al rigore classico, raggiunge qui livelli di espressione tra i più elevati.
Troviamo nella cupola il Padre Eterno, gli Angeli, i Profeti e le Sibille; nella cappella di Santa Caterina, la pala d’altare con lo Sposalizio mistico di Santa Caterina; nella cappella dei Magi le Storie dell’infanzia di Cristo.