Il Monte Crociglia e il Monte Carevolo sono due rilievi tra i più panoramici dell’intero Appennino Piacentino.
Le loro cime hanno caratteristiche comuni: innanzitutto la forma, ampie cupole rivestite di prato; quindi l’assenza di rilievi importanti negli immediati dintorni, che le rende esposte al vento ma anche belvedere di eccezionale interesse.
L’escursione prende inizio nei pressi della Vecchia Dogana (oggi rifugio “Vincenzo Scoto”), in comune di Ferriere in Alta Val Nure a 1367 mt slm e a 66 km da Piacenza.
Il tracciato ha una lunghezza di circa 11 km, di cui 1 su asfalto; è contrassegnato per intero dai segnavia bianco-rossi del CAI (015, 001 e 013) ed ha un dislivello complessivo di circa 520 mt; raggiunge la quota massima sul monte Crociglia a mt 1578 slm e può essere percorso in circa 2 ore e tre quarti, al netto delle soste.
L’itinerario si svolge tra pascoli e faggete, è privo di pericoli e quindi adatto ai bambini. Lo si può percorrere teoricamente in qualsiasi stagione, tenendo conto però che le alte quote ne possono comportare l’innevamento fino a primavera inoltrata.
Dal rifugio si percorre il sentiero 015 che, tagliate alcune curve della strada asfaltata, vi si immette per raggiungere il passo Crociglia. Qui si imbocca un’ampia carrareccia (CAI 001) che, dopo pochi minuti in faggeta, esce allo scoperto ad aggirare il fianco ovest del monte Crociglia, completamente ammantato dal prato.
Raggiunta una selletta si svolta verso destra percorrendo il sentiero che conduce alla cima del monte (mt 1578), resa evidente dalla grande statua dell’arcangelo Raffaele, eretta a memoria dei caduti sulle montagne. Da qui si gode di una visione a 360° sulla val Nure.
Ridiscesi alla sella, si prosegue sul sentiero 001 che si snoda lungo il crinale semi-pianeggiante tra Nure e Aveto, dapprima sul versante di quest’ultimo, quindi su quello della val Nure, che regala una grandiosa vista dei villaggi che punteggiano l’alta valle e delle montagne che la cingono.
Si continua alternando tratti allo scoperto ad altri nel fitto della faggeta: le piante vengono tagliate in prossimità del terreno in modo da emettere nuovi germogli dal ceppo.
Dopo aver attraversato una serie di rivi che scendono dal fianco est della Rocca Borri si raggiunge l’area attrezzata “Piano del Lupo”, alla base della parete meridionale del monte Carevolo, ormai vicinissimo; una decina di minuti di ripida salita conducono, finalmente, alla sua croce sommitale (mt 1552). Il colpo d’occhio non è meno spettacolare: verso sud include anche il Crociglia, verso nord consente di apprezzare l’intero versante meridionale del monte Aserei, e oltre a questo le cime che dividono la Val Trebbia dalla Val Tidone, dal Monte Penice al Monte Lazzaro.
Ripercorrendo a ritroso il sentiero 001 si ritorna al bivio con il sentiero 013, che si segue rasentando, in saliscendi, la recinzione che racchiude i pascoli del Crociglia, di cui si intravede la cima. Rientrati nel bosco si scende fino alla strada asfaltata, che in poche centinaia di metri riporta all’autovettura.
Lunghezza: 11 km circa, di cui asfalto 1.0 km; tutto il resto sentiero
Tempo complessivo: 2 ore e 45 minuti
Segnavia: CAI 015, 001 e 013
Dislivello: 500 metri