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CHIESA DI SAN SEPOLCRO

Architettura religiosa
Chiesa S. Sepolcro, ph. Archivio Comune di Piacenza

La Chiesa di San Sepolcro deve il suo aspetto all’architetto Alessio Tramello, uno dei più importanti esponenti del Rinascimento lombardo e seguace del Bramante. La costruzione risale al periodo compreso tra il 1513 e il 1533. All’epoca apparteneva ai monaci Olivetani.

In periodo napoleonico venne trasformata in ospedale militare e solo nel 1903 riaperta al culto. Accanto alla chiesa sorge l’ex convento dei Padri Olivetani, con due bei chiostri inglobati negli spazi dell’Ospedale Civile. Il nome sembra derivare da un pellegrino piacentino reduce dal Santo Sepolcro di Gerusalemme, che nel 938 fondò su quest’area un edificio di culto poi distrutto.
La facciata dell’attuale Chiesa di San Sepolcro presenta contrafforti che ne esaltano la verticalità e un portale barocco; l’interno è vasto, scandito da pilastri e caratterizzato da decorazione chiaroscurale a fresco che si snoda come un nastro.

Nel 2015 l’Agenzia del Demanio ha concesso, in uso gratuito, la Chiesa di San Sepolcro alla Diocesi Ortodossa Romena d’Italia. L’assegnazione è avvenuta a seguito della ripresa in consegna dell’immobile, di grande pregio storico e artistico, dalla Diocesi di Piacenza.  L’antico tempio da cattolico, pur rimanendo sempre cristiano, è diventato ortodosso.
Il tempio sarà gestito dal Patriarcato di Bucarest e attualmente il suo nome è cambiato in Chiesa di San Daniele.

INDIRIZZO
Via S.Nazzaro, 4
LOCALITA'
Piacenza
CHIUSURA SETTIMANALE
Lunedì e Giovedì
ORARIO

Martedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato: 9.30-12.30 / 15-18
Domenica: 8-14 (Liturgia 10-12)


INDIRIZZO
Piazza Cavalli, 7 - Piacenza


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