La chiesa di San Raimondo risale al Settecento ed è a pianta centrale.
L’edificio sacro ospita le tombe dei santi piacentini Franca e Raimondo in due cappelle laterali.
Anche se relativamente recente, questa chiesa si ricollega ad una pagina importante della storia medioevale cittadina, attraverso la figura del Santo titolare. Raimondo Palmerio, uomo di preghiera e di azione, dopo aver fatto un pellegrinaggio in Palestina a Piacenza si dedicò all’edificazione di monasteri e ospizi.
Nel 1175, infatti, Raimondo fece costruire il monastero adiacente all’attuale chiesa, con funzione di ospedale. A inizio del 1400 il Complesso conventuale passò alle monache Cistercensi, che da quel momento si chiamarono Monache di San Raimondo. Le monache vi rimasero fino al 1810, quando Napoleone soppresse gli ordini religiosi.
Dopo l’impulso dato dal Concilio Vaticano II, nel 1967 il complesso divenne un monastero di clausura benedettino, nel cuore della città, in cui l’Opus Dei, la lectio, il silenzio e il lavoro scandiscono la quotidianità. Attualmente il monastero ospita 11 religiose.
La Chiesa di San Raimondo, situata nel centro storico di Piacenza, è un centro di spiritualità e una scuola di preghiera, con una foresteria in grado di accogliere alcuni pellegrini. Chi lo desidera può sperimentare una “sosta dello spirito”, frequentando le celebrazioni, sostando in preghiera nella chiesa silenziosa e accogliente o chiedendo se necessario lectio per la meditazione o colloqui individuali.