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GIARDINI MARGHERITA

Opere, Monumenti, Piazze e Palazzi
Giardini Marghetirta, ph. Archivio Comune Piacenza

I Giardini Margherita sono una delle principali aree verdi del centro di Piacenza. Collocati di fronte alla Stazione Ferroviaria, si sviluppano su una superficie di circa 20.000 mq e rappresentano la prima immagine della città per chi arriva a Piacenza in treno.

La storia

Nel 1822 il conte Giacomo Costa fece realizzare il giardino su un terreno che aveva acquistato dai frati francescani del monastero di Santa Maria di Loreto. L’intento era quello di creare un luogo di delizie annesso alla sua dimora nobiliare, situata nella vicina Via Roma.
Nel 1856 Costa concesse una parte del giardino al Comune di Piacenza per il pubblico passeggio. Alla sua morte, nel 1880, il Comune acquistò tutta l’area per trasformarla in un giardino pubblico.
I Giardini Margherita hanno assunto la configurazione attuale dal 1893, grazie all’intervento del torinese Giuseppe Roda, giardiniere dei Savoia e famoso progettista di giardini. In quell’anno, il giardino venne inaugurato e intitolato alla regina d’Italia Margherita di Savoia, allora molto benvoluta.

L’aspetto attuale

Il parco costituisce un esempio di giardino in stile romantico ottocentesco, a testimonianza del gusto paesaggistico diffusosi a Piacenza sin dai primi decenni del secolo. Vi si trovano ancora arredi d’epoca e alberi secolari. Platani, ippocastani, tigli, faggi, cedri del Libano e dell’Atlante, tassi, libocedri e pini sono tra le specie più legate al disegno storico del giardino.
Un monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi domina lo slargo davanti ai due ingressi settentrionali del parco; la grande statua in bronzo che campeggia su una roccia all’interno di un’aiuola circolare è stata realizzata nel 1889 dallo scultore piacentino Enrico Astorri (1859-1921). Nella parte meridionale, su un piccolo rilievo, si erge il tempietto di Psiche. Nel tempietto si trovava un busto in bronzo di Giuseppe Mazzini, anch’esso di Enrico Astorri, oggi al Museo del Risorgimento di Piacenza.

Intorno alla metà degli anni Novanta, l’Amministrazione Comunale avviò un processo di ricostruzione dell’identità storica del giardino in tutte le sue componenti: architettoniche, vegetali, ambientali. Soprattutto nei mesi estivi il parco è sede di manifestazioni pubbliche, concerti e spettacoli per adulti e bambini.

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