Nel corso degli anni Venti Vigoleno divenne nota in tutto il mondo grazie alla duchessa Maria di Gramont Hugo. Nata principessa Ruspoli, vedova del duca di Gramont e moglie di Jean Hugo, figlio del grande scrittore francese.
La principessa e il borgo
La nobildonna acquistò e ristrutturò il castello dell’incantevole borgo piacentino con il denaro ereditato dal primo marito. I lavori iniziarono nel 1921, quando il castello versava in una condizione rovinosa. La principessa vi accolse alcune tra le più importanti personalità dello spettacolo e della cultura dell’epoca.
Il Castello e i suoi ospiti illustri
Tra queste, lavorarono negli anni venti a Vigoleno il pittore surrealista Max Ernst, Gabriele D’Annunzio, il pianista Arthur Rubinstein, la ballerina russa Anna Pavlova, la diva americana Mary Pickford insieme al marito Douglas Fairbanks, la scrittrice Elsa Maxwell e l’intellettuale Jean Cocteau.
Max Ernst dipinse un’opera che acquisì il titolo dato dagli abitanti del luogo. Memori del brano tratto dal Terzo atto di Aida di Giuseppe Verdi “Rivedrai le foreste imbalsamate, le fresche valli…”vedendo l’immagine surrealista esclamarono “La foresta imbalsamata!”.
L’impronta anni venti a Vigoleno
La principessa lasciò il castello nel 1934. Ancora oggi restano tracce del suo passaggio, infatto nel piano nobile arredato si può visitare il teatrino con immagini all’orientale realizzate da Jacovlef.