Un nuovo Uomo della Pace di Franco Scepi alto tre metri, scultura simbolo dell’artista, è stato inaugurato il 23 novembre 2017 nel giardino antistante la Abbazia di S. Colombano di Bobbio. Il progetto d’inserimento si deve all’architetto Marcello Spigaroli.
L’origine dell’opera
L’opera nacque nel 1977 durante un viaggio a Cracovia. Qui l’artista conobbe l’arcivescovo Karol Wojtyła, divenuto successivamente Papa. Lasciandosi ispirare dalle parole di Wojtyla, realizzò un quadro ad olio che rappresentava un essere umano asessuato. Dalla testa dell’essere umano fuoriusciva una colomba intenta a trascinare via falce e martello (simbolo del comunismo russo). Questo simbolo seguì un percorso autonomo, subendo diverse modifiche. Gorbaciov ne fece un emblema conclusivo del Novecento, adottandolo per i summit mondiali dei Premi Nobel per la Pace.
La nuova versione dell’Uomo della Pace
Nella nuova versione di Bobbio, ha spiegato l’artista ideatore, la colomba si sovrappone al cielo, distruggendo la sua materializzazione e trasformandosi in energia nello spazio. L’inaugurazione della prestigiosa installazione di Scepi avvenne in concomitanza dei festeggiamenti dedicati a San Colombano, Santo Patrono d’Europa e di Bobbio, il monaco missionario che salvò gran parte della cultura europea con la minuziosa copiatura dei testi antichi.
L’opera è esposta nel giardino antistante la Abbazia di S. Colombano.
