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PONTE VECCHIO O “GOBBO”

Opere, Monumenti, Piazze e Palazzi
Bobbio, Sera d'Estate al Ponte Gobbo, ph. G. Turco

Non è facile stabilire l’epoca della prima costruzione del ponte vecchio – anche detto ponte “gobbo” – che collega Bobbio con la sponda destra del Fiume Trebbia.
Non mancano elementi per ritenere che sia precedente all’arrivo a Bobbio di San Colombano. Diverse attività commerciali, infatti, già si trovavano su quella sponda del fiume, come le saline del condottiero longobardo Sundrarit e la fornace del rio Gambado.
Tra i vari momenti che hanno segnato la storia del ponte, meritano attenzione le due alluvioni del 1452 e 1472, nel corso delle quali subì una distruzione quasi completa. Fu allora che si decise di edificare una piccola e temporanea costruzione in pietra per consentire l’attraversamento del fiume. Questa architettura è proprio quella individuata dalla studiosa Carla Glori sullo sfondo della celebre Gioconda di Leonardo da Vinci.
Nonostante già in pieno Seicento il numero delle campate corrispondesse a quello attuale, bisognerà attendere quasi un altro secolo prima di vedere la struttura raggiungere la sua forma definitiva.
Il ponte vecchio o “gobbo” ha undici arcate e una lunghezza pari a 273 metri. Il nome “gobbo” viene proprio dalla forma e dall’altezza irregolare delle arcate, ognuna diversa dall’altra.
La leggenda vuole che questa particolarità costruttiva sia dovuta al fatto che il ponte venne costruito in una sola notte dal Diavolo in persona, in cambio dell’anima del primo essere vivente che lo avrebbe attraversato (un cagnolino). Per questo motivo è noto anche con il nome di Ponte del Diavolo.

 

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