Se è vero che la provincia di Piacenza è forse quella in Italia dove si è registrato il maggior numero di episodi a carattere misterioso, tra apparizioni divine, ectoplasmiche, avvistamenti di UFO e fenomeni incomprensibili, la città non è certo da meno. Ecco allora il suggerimento di un itinerario che segue le tracce del mistero tra fantasmi, miracoli e segreti insvelati.
Il percorso:
La chiesetta degli Appestati – 666 Il diavolo abita(va) qui
Le cronache piacentine raccontano che nell’estate del 1630 anche la città di Piacenza fu flagellata dalla peste, quello stesso morbo di cui narra il Manzoni ne I Promessi Sposi: in poche settimane quasi due terzi dei cittadini furono stroncati.
Nei pressi di questo luogo, dunque, furono inumati molte migliaia di morti. Accanto al cimitero la Confraternita della Beata Vergine del Suffragio costruì l’attuale chiesa di Campo Santo Vecchio (1736), oggi restaurata, decorata e riaperta al culto grazie alla collaborazione tra Cavalieri Templari Cattolici d’Italia del Supernus Ordo Equester Templi e la Comunità parrocchiale di Borgotrebbia.
Già perché questa stessa chiesa per tanti anni abbandonata è stata teatro di nefandezze, di eventi delittuosi e di riti satanici, tanto che il suo portone di ingresso riportava incisa la scritta “666 il diavolo abita qui”.
Oggi la chiesa rappresenta uno dei rarissimi casi, se non l’unico, in cui una chiesa profanata dai satanisti viene riammessa al culto dei fedeli con la protezione dei cavalieri Templari.
Palazzo Farnese – Il fantasma delle Carrozze
I musei conservano reperti del passato e tesori d’arte, ma capita anche che si aggirino per i loro corridoi fantasmi di un tempo che fu, incapaci o restii ad abbandonare i luoghi che, probabilmente, li hanno visti felici.
Come la presenza femminile che nel 2014 pare essere stata vista aggirarsi nel Museo delle Carrozze dei Musei Civici di Palazzo Farnese. Un’entità positiva, dal nobile portamento vestita con un’ampia gonna color porpora ed una camicia bianca e vaporosa.
Chi mai potrebbe essere?
Palazzo Farnese – Il Fegato Etrusco
Nel 1877 venne ritrovato a Gossolengo, in provincia di Piacenza, uno strano oggetto in bronzo con incomprensibili iscrizioni.
Sorprendente e intrigante, per la sua forma fu in origine ricollegato a un fagiolo o a un rene umano sezionato a metà.
Oggi si sa per certo che riproduce il corrispondente organo di una pecora e che i nomi degli dei sovrascritti in lingua etrusca ne fanno uno strumento per interpretare il volere divino mediante l’osservazione del fegato delle vittime.
Ma il suo fascino e il suo aspetto misterioso rimangono perché ancora è oscuro il suo utilizzo: era un promemoria per gli aruspici, serviva per insegnare la loro scienza ai futuri sacerdoti? E, soprattutto, in che modo faceva da tramite per predire il futuro agli uomini?
Oggi il Fegato Etrusco è conservato presso i Musei di Palazzo Farnese
Piazza Cavalli – Il fantasma del parlamentare piacentino
Più testimoni riferiscono che nel 2013 tra piazzetta Mercanti e piazzetta Pescheria si manifestò in diverse occasioni il fantasma di un uomo vestito alla moda del primo Novecento, con tanto di cappello a cilindro.
A tutti disse di essere un parlamentare piacentino del Regno d’Italia e poi sparì nel bel mezzo della conversazione attraverso un muro.
Del fenomeno si è interessato anche il National Ghost Uncover, facendo rilevazioni in loco, ed i media locali.
Santuario della Madonna della bomba – Il miracolo della bomba inesplosa
Nell’estate del 1746 era in corso una guerra tra franco-spagnoli e austro-tedeschi per la conquista della città di Piacenza.
Il generale austro-tedesco Berenklau per 15 giorni consecutivi bombardò case, palazzi e conventi posti lungo il vicino Stradone Farnese.
Una di queste bombe aprì un foro sul fianco sinistro della casettina rustica di una famiglia di ortolani che qui sorgeva, senza creare crepe né incrinature, conficcandosi proprio sopra la spalla di un’immagine della Madonna col Bambino, lì rappresentata.
L’immagine venne trasferita in un tempietto, inaugurato nel 1894, dedicato alla Madonna della Bomba; il miracolo attribuitole segnò allora il primo passo verso la pace ed oggi continua ad essere motivo di pellegrinaggio e devozione da parte dei Piacentini.
San Bonico – Le apparizioni della Madonna della notte
Dall’8 Luglio 2004 ogni Giovedì pare che la Madonna appaia a Celeste Obertelli, il quale racconta di aver poi ricevuto, l’11 Settembre 2008, l’invito a dichiarare questi messaggi come inviati dalla Madonna della Notte.
Alle 19.40 circa ora solare (20.40 ora legale) presso il campo di San Bonico ogni Giovedì viene recitato il Santo Rosario e sono molto numerose le persone che si raccolgono a pregare insieme a lui. Molti media si sono occupati del caso, tra cui anche la trasmissione Mistero di Italia1.
Le apparizioni, tuttavia, non sono ufficialmente riconosciute dalla Chiesa Cattolica.
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