La Val Nure è una valle formata dal torrente Nure.
Il fiume
Il Nure nasce sull’Appennino Piacentino dal Lago Nero ed è tributario del fiume Po, nel quale sfocia presso Caorso.
La vallata è incuneata tra la Val Trebbia a ovest, la Val d’Aveto a sud-ovest, la Valle del Ceno a sud-est, la Val d’Arda a est.
Vegetazione in Val Nure
La vegetazione è varia e la fauna tipica dell’Appennino. Nelle zone di maggiore altitudine la valle è ricoperta da boschi di latifoglie e di conifere, sono inoltre presenti numerosi laghetti di antica origine talvolta morenica come il Lago Nero, Lago Moo e Lago Bino e numerosi ruscelli, molti dei quali si gettano nel torrente Nure.
Il comune più alto della Val Nure è Ferriere ed è anche il comune con i monti più alti dell’Appennino Piacentino: Monte Bue (1780 m), Monte Ragola (1772 m), Monte Nero (1752 m), Monte Crociglia (1578), Monte Carevolo (1552 m.).
In questa zona sono numerosi i percorsi escursionistici segnalati dal CAI e a Selva di Ferriere si trova il Rifugio Alpino Vincenzo Stoto gestito dal Gaep.
Antiche vie
Nell’alta valle transitava la Via degli Abati, il cammino percorso tra il VII secolo e l’anno mille dagli abati dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio per recarsi a Roma e consentiva al monastero di mantenere i contatti e il controllo sui suoi possedimenti che si estendevano dal nord Italia fino alla Toscana.
Nel periodo feudale era dominata dalle famiglie dei Malaspina, Nicelli e Anguissola.
Rocche e castelli
Molti sono gli insediamenti fortificati, i meglio conservati sono: Castello di Riva, Castello di Paderna, Rocca di Podenzano, Castello di Vigolzone, Castello di Grazzano Visconti.
Questa valle è posta al limitare del territorio delle Quattro Province: Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza. Il territorio si caratterizza per usi e costumi comuni e per un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico, accompagnato dalla fisarmonica e un tempo dalla piva emiliana.