La Chiesa del Sacro Cuore si trova nella parte più antica della città ed ha subito sin dalla sua origine molteplici trasformazioni e restauri. La chiesa fa parte di un complesso immobiliare soggetto a vincolo della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio denominato “Chiesa del Sacro Cuore, ex Convento di San Francesco Da Paola e pertinenze”.
Le prime tracce dell’edificio risalgono all’anno Mille, quando era intitolato alla SS. Trinità e sorgeva vicino a un convento di Benedettini. Successivamente il complesso passa ai Frati Minimi di San Francesco di Paola (1582) che danno inizio alla costruzione della chiesa conventuale dedicata al Santo (1587); la prima pietra verrà posata nel 1598. Circa due secoli dopo, a inizio Ottocento, con le confische napoleoniche la chiesa diventa prima magazzino e, dopo l’Unità d’Italia, teatro intitolato a Giandomenico Romagnosi.
L’arrivo della Compagnia di Gesù a fine Ottocento porta all’edificazione del campanile, al rifacimento del ciclo decorativo interno con riferimenti al Sacro Cuore ed alla riapertura della chiesa al culto nel giugno 1896, con rito solenne al quale partecipa anche il vescovo monsignor Scalabrini. Negli anni Sessanta i Padri Gesuiti costruiscono un fabbricato da destinare a “Casa dello Studente – doposcuola”; abbandonano definitivamente l’intero complesso negli anni Novanta e segue un periodo di inutilizzo.
Dal 2002 appartiene alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che utilizzata raramente lo spazio per spettacoli culturali.
La chiesa presenta uno spazio ad un’unica navata coperta a botte.