Il Castello di Vigoleno probabilmente esisteva già nel X secolo. Subì una completa distruzione durante un evento bellico, perciò la famiglia Scotti riedificò il castello alla fine del XIV.
Nel XVII secolo il maniero perse il suo ruolo difensivo e venne trasformato in una residenza nobiliare.
Per quanto riguarda l’architettura, il Castello di Vigoleno presenta la maggior parte delle opere difensive verso sud-ovest, il lato dal quale erano più facili gli attacchi dei nemici.
Il mastio è a pianta quadrangolare ed è dotato di feritoie e merli ghibellini, con quattro piani di visita. All’interno ospita un percorso didattico informativo dedicato al borgo e alle sue peculiarità architettoniche, attraverso documentazione fotografica. Il mastio comunica con la torre sud attraverso il camminamento. In questo modo si collega con la parte residenziale del castello, attualmente di proprietà privata.
Gli ambienti residenziali hanno subito ampi rimaneggiamenti tra il XVIII e il XIX secolo e anche in tempi recenti. In particolare, la Duchessa Maria Ruspoli de Gramont, proprietaria del castello dal 1921 al 1935 , lo trasformò in uno straordinario salotto culturale, ospitando i protagonisti della cultura e dell’alta società del Novecento come Gabriele D’Annunzio e Max Ernst.
Poco rimane della struttura originaria, se non alcuni soffitti a cassettoni e un piccolo teatrino con parti ancora originali risalenti al XVIII secolo.
Il castello fa parte dell’Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza.
