La Biblioteca Passerini-Landi ha origine nel 1791, grazie alla fusione di due raccolte librarie: la “Biblioteca Reale”, istituita da Ferdinando di Borbone con la collezione dei Gesuiti, e la “Biblioteca Passerini” del Collegio dei Teologi.
Durante il governo napoleonico, nel 1811, la biblioteca divenne “Comunitativa” e la sua amministrazione passò nelle mani del Comune di Piacenza.
Lo statuto del 1878, su delibera del Consiglio Comunale, modificò il nome dell’ente in “Biblioteca Passerini-Landi”. Con tale denominazione si volevano omaggiare due importanti notabili e intellettuali piacentini. Il conte Pier Francesco Passerini, vissuto nel Seicento, è stato il precursore della fondazione della biblioteca. Il marchese Ferdinando Landi, invece, nella prima metà del secolo raccolse una pregiatissima biblioteca che i suoi eredi donarono al Comune.
Il patrimonio della biblioteca si divide tra il fondo antico, il fondo moderno e i fondi Del Boca e Merli provenienti dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Eta’ Contemporanea.
La Biblioteca Passerini-Landi è all’interno del sistema bibliotecario urbano integrato, il Polo Bibliotecario Piacentino, di cui è ente gestore. Tale rete comprende la Biblioteca centrale, la Biblioteca Ragazzi Giana Anguissola, le Biblioteche Dante e Farnesiana.
Attualmente conserva numerosi volumi in lingua italiana e straniera, saggistica di base, libri per bambini e ragazzi, una ricca raccolta di cinema, musica, teatro, documentari.