Il Castello di Cariseto, si trova in posizione dominante sulla rocca, posta nella omonima frazione di Cerignale. Il possente mastio è oggi un rudere, sebbene lasci intuire tutta l’imponenza che doveva caratterizzarlo quand’era integro. Edificato direttamente su un solido sperone roccioso, il fortilizio è tutt’uno con la montagna.
Cenni storici
Alcuni documenti parlano della sua esistenza già nel 972 d.c., ma le prime vere notizie risalgono al 1052 quando fu concesso dall’imperatore Enrico III di Franconia al Monastero di San Paolo di Mezzano Scotti, poi degli Scotti. Nel 1164 Federico Barbarossa lo infeudò a Obizzo Malaspina che lo ospitò nel 1167 a Cariseto, in fuga dalle truppe nemiche in ritirata da Roma. Nel 1540 passò ai Fieschi e in seguito ai Doria.
I resti del Castello di Cariseto
Quel che resta della struttura, devastata dalle bombarde dei Doria nel 1547 e parzialmente restaurata, è il robusto muraglione di cinta, retto da bastioni di rinforzo, che conserva le sottili feritoie usate come bocche da fuoco dai difensori della guarnigione. Ai lati rimane traccia delle torri rotonde, presumibilmente rafforzate da bastioni alla base, mentre all’interno è integra la piccola piazza d’armi, e si possono facilmente indovinare le tracce di alcune camere.
Una comoda passerella di legno con ringhiera permette l’accesso all’ambiente interno alle mura. Non v’è traccia del tetto, crollato e successivamente sgomberato insieme con il resto delle macerie delle murature interne.