Luciano Ricchetti, nacque a Piacenza nel 1897, vi morì nel 1977.
Gli studi
Egli frequentò dapprima l’Istituto d’arte “Gazzola” a Piacenza (1908-1909) e successivamente l’Accademia di Brera, a Milano, dove vinse il premio Bozzi Caimi «per la miglior testa».
L’attività artistica di Luciano Ricchetti
A Milano assimila il gusto «moderno», del Novecento, nel quale è destinato a muoversi per tutta la sua non breve attività. Si fa espressione di questo gusto con accenti personali, che ne hanno fatto per molti anni un maestro nell’ambito della provincia, dove finisce per isolarsi.
E’ grazie al successo del «Premio Cremona» (1939), che Luciano Ricchetti raggiunse gli onori della cronaca. Lo accolgono lodi entusiastiche dopo le esposizioni alla Biennale di Venezia nel 1932, nel 1940, nel 1942, e nel 1950. Nel 1934 ottiene inoltre il primo premio nella «Prima mostra regionale sindacale emiliana». L’opera grazie alla quale merita il premio è «Modelle» collocato allora nella Galleria d’arte moderna Ricci Oddi.
Ricchetti non fu soltanto pittore, ma anche affrescatore e scultore. Nella galleria della Borsa, in Piazza Cavalli e in alcuni palazzi cittadini si trovano sue opere.
Celebrazioni
Nel 1967 l’associazione Amici dell’Arte di Piacenza, per festeggiare i settant’anni dell’artista gli organizzò nella sua sede un’importante retrospettiva che permise di fare il punto sulla sua lunga attività.