Il nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi (Piacenza, 1868-1937) fu un collezionista attento, dotato di una sensibilità e di un gusto precisi; i colloqui con consulenti a vario titolo accreditati, gli anni di visite a esposizioni e studi di artisti, la consultazione di libri e riviste d’arte ne avevano fatto un competente in materia.
Concepita l’idea di donare la sua collezione alla città, Ricci Oddi si offrì di costruire a sue spese l’edificio che oggi la ospita, l’odierna Galleria a suo nome intitolata.
Carriera e note biografiche su Giuseppe Ricci Oddi
Il Giovane ricci Oddi studia Giurisprudenza a Roma e si dedica all’amministrazione aziendale.
Il primo incontro con l’arte avviene alla fine dell’Ottocento. TOrnato in possesso del palazzo di Famiglia in VIa Poggiali si trova a doverlo arredare. Il palazzo era infatti stato sede della Banca d’Italia sino al 1895.
Per la scelta delle prime opere si affida all’amico Oreste Labò. Sarà sempre consigliato nelle sue scelte.
Affiderà a Giulio Ulisse Arata il compito di individuare una location per creare una gallleria da donare alla proria città. La ricerca iniziata nel 1913 termina nel 1924 con l’individuazione dell’area dell’ex convento di San Siro.
Giuseppe Ricci Oddi morirà nel 1937 e da quel momento sarà la comunità a continuare neglla gestione degli acquisti della galleria.