La biblioteca ospedaliera Sala Colonne si trova all’interno del monastero Olivetano di San Sepolcro. Questo complesso venne costruito, su progetto dell’architetto piacentino Alessio Tramello, tra il 1502 e il 1521 per incarico dell’abate Gian Antonio Codazzi.
Dal novembre 1503, il Tramello eresse in due anni il dormitorio e le camere del corridoio. Costruì poi la biblioteca “la libraria”, un chiostro e la sagrestia, in cui i monaci celebrarono la messa fino all’ultimazione della chiesa. L’abate fece anche edificare dei locali di servizio, tra cui delle stalle e un muro di recinzione del giardino, avendo la massima cura per l’estetica del monastero.
Dal 1796 al 1799 le truppe francesi occuparono il monastero e utilizzarono la chiesa come ospedale militare.
Dopo la soppressione napoleonica dei conventi, nel 1810 la chiesa passò agli austriaci.
Gli Ospizi Civili di Piacenza ottennero in uso l’ex complesso monastico nel 1831 e lo convertirono in ospedale militare. Ne ottennero la proprietà il 1 gennaio 181, su concessione del governo parmense.
Attualmente l’edificio ospita alcune Unità Operative collegate alla Direzione Generale dell’Azienda AUSL.
Al centro della struttura si trova la Sala Colonne, sede della Biblioteca Storica Ospedaliera. Qui, oltre a una nutrita serie di ritratti pittorici e alcune sculture, sono conservati oltre 6000 volumi, alcuni dei quali risalgono ai primi anni del XVI secolo.
La sala viene attualmente utilizzata per riunioni, corsi di aggiornamento e convegni.