Alessio Tramello, architetto piacentino autore di alcune delle più belle costruzioni del primo periodo rinascimentale, nacque a Mottaziana frazione di Borgonovo Val Tidone nel 1455.
Figlio di un capomastro da cui apprese i segreti delle grandi costruzioni, visse per lungo tempo a Piacenza dove iniziò la sua carriera da architetto.
Opere di Alessio Tramello
Le opere di Alessio Tramello sono talmente ben riuscite e innovative per quel periodo, che in un primo tempo furono attribuite al Bramante. Solo alla fine del XIX secolo, grazie al ritrovamento di alcuni antichi incartamenti e alle ricerche dello studioso piacentino Leopoldo Cerri, venne riconosciuta ad Alessio Tramello la paternità di tre delle più grandiose chiese piacentine.
La chiesa di San Sisto (1499-1511) con l’originalissimo partito di una seconda navata trasversa adiacente alla facciata.
La chiesa del San Sepolcro (1488-1534) e l’annesso chiostro iniziato nel 1503 circa. La planimetria, che prevedeva 3 cupole agli incroci della navata con i tre brevi bracci aggettanti, ricorda schemi veneto-bizantini con un nuovo senso scenografico cinquecentesco.
Santa Maria di Campagna
L’opera però più importante, sempre a Piacenza, è la chiesa a pianta centrale (croce greca con quattro cappelle angolari) di Santa Maria di Campagna iniziata nel 1522.
Sobrio nella decorazione, creò opere di inconfondibile originalità, che, pur rientrando nell’alone della grande arte bramantesca, hanno schietto sapore regionale.
Morì a Piacenza nel 1535 e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria di Campagna. Le sue spoglie vennero però traslate in seguito all’editto di Saint Cloud (1804) che stabiliva di porre le tombe fuori dalle mura cittadine, e da allora andarono disperse.