La Chiesa dell’Annunziata e l’attiguo monastero di San Francesco si trovano a Cortemaggiore.
Entrambi gli edifici religiosi risalgono alla fine del XV secolo. La costruzione venne iniziata nel 1487 e il grande complesso venne consacrato nel 1499. Già nel 1492 ospitava, però, venti frati minori provenienti da Reggio Emilia.
La Chiesa dell’Annunziata
La chiesa a pianta basilicale, di stile gotico rinascimentale, ha a tre navate.
All’interno si erge magnifica la Cappella dei Pallavicino, dove erano collocati i mausolei dei Pallavicino, trasferiti in Collegiata nel 1812, dopo la soppressione napoleonica degli ordini monastici.
La decorazione della chiesa si distingue per la presenza di affreschi di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone.
In particolare, egli decorò le lunette della Cappella Pallavicino con le scene della Resurrezione, dell’Ascensione e della Trasfigurazione.
Lo stesso Pordenone attorno al 1530 affrescò anche l’adiacente Cappella della Concezione, a pianta ottagonale: sul soffitto si trova il Padre Eterno benedicente tra gli angeli; sulle pareti si ergono le imponenti figure di Santi e Dottori della Chiesa e nelle lunette sono raffigurate Sibille e Profeti.
Un altro dipinto del Pordenone raffigurante una magnifica Deposizione su tela, in passato stendardo processionale, sovrasta la porta d’ingresso della sacrestia in fondo alla navata minore sinistra.
Il monastero di San Francesco
Il monastero è coevo alla chiesa e consiste in una costruzione a due piani organizzata intorno ad un cortile centrale porticato.
Dopo la soppressione del convento nel 1805, l’edificio fu affittato ad un privato insieme alla chiesa (riaperta al culto nel 1866) e subì gravi danni a causa di un incendio.
Nel 1870 vi si ristabilì una comunità di frati che intraprese lavori di restauro.
Per anni il convento ha ospitato una comunità di Padri Sacramentini, la scuola materna statale e la biblioteca comunale.