Il complesso monumentale include la chiesa di Sant’Agostino e monastero annesso.
La fondazione
Il monastero è stato fondato dai Canonici Regolari Lateranensi che s’insediarono a Piacenza nel 1431. La nuova costruzione fu progettata nel 1550 da Bernardino Panizzari detto il Caramosino e Cristoforo Lombardo. Per primo fu realizzato il convento, mentre la chiesa fu consacrata nel 1573 e mantenne la propria funzione fino al 1734 quando fu adibita ad ospedale militare.
L’utilizzo militare
A partire dal 1796 fu di nuovo utilizzata come ospedale militare fino al 1799. Con la soppressione della Congrega Lateranense nel 1798, la Chiesa di S. Agostino fu definitivamente destinata a magazzino militare nel 1801, con tanto di scuderia e maneggio, mentre il monastero divenne una caserma. Il monumento subì vari passaggi di proprietà fino al 1863 quando passò al Demanio pubblico e divenne Caserma militare.
I tempi recenti
L’edificio ha visto un ripristino del tetto nel 2016 e l’utilizzo come sede di eventi. Dal termine del 2017 la chiesa è stata dat in concessione ad una galleria d’arte privata.
La chiesa di Sant’Agostino
La facciata neoclassica, in blocchi di granito, è opera di Camillo Morigia (1785-93). L’interno, che lascia stupefatti per l’ampiezza e l’armoniosità, è a cinque navate (unico esempio in città), divise da colonne e pilastri. Soppressi i Canonici Lateranensi la chiesa fu spogliata dei suoi arredi, in parte riutilizzati in altre chiese e in parte esposti al Museo Civico. Sono rimaste le decorazioni in stucco e le statue scolpite da Giulio Mazzoni, mentre sulle pareti del braccio destro del transetto, si trovano gli affreschi del Malosso che rappresentano l’Annunciazione (1594).
Di proprietà del Demanio militare, la chiesa fu restaurata a più riprese per diventare un luogo per mostre d’arte e di antiquariato. L’attiguo convento con tre chiostri è rimasto caserma fino a qualche anno fa, ora è parzialmente sede decentrata dell’Archivio di Stato di Piacenza, mentre i vastissimi orti di S. Agostino sono stati concessi al Comune di Piacenza per inserirvi un parcheggio sotterraneo e per ospitare attività socio-culturali e commerciali.