La Chiesa di Sant’Antonio a Trebbia è un edificio religioso con origini molto antiche.
Le prime fondamenta risalgono al 1172, quando iniziò la costruzione di una chiesa a fianco dell’ospedale fondato dai padri ospedalieri in onore di S. Antonio Abate “come protettor spezialissimo contro il mostro pestilenziale del fuoco sacro” che in quel tempo affliggeva buona parte d’Europa. L’ospedale ospitava proprio i malati “poverelli tocchi da esso fuoco sacro”.
Nel 1224 San Rocco si fermò in un luogo vicino, a ridosso del Ponte sul fiume Trebbia. Lì sorse un altro complesso con chiesa, ricovero e ospizio per i pellegrini e i viandanti che passavano il fiume diretti verso la città. L’abitato nei dintorni del ponte è ancora noto ai locali con il nome di “case di Rocco”.
La Chiesa di Sant’Antonio a Trebbia ricevette grosse donazioni nel 1304, 1339 e 1358 per molti miracoli attribuiti alla devozione del Santo. Nel 1360 si decise, quindi, di sostituire l’antico edificio religioso edificandone uno nuovo: l’attuale chiesa in stile gotico.
L’ospedale sopravvisse fino al 1700, anche se tutt’ora molti affetti dal cosiddetto fuoco di S. Antonio vanno ancora ad esorcizzarsi nella bella chiesa gotica del 1362.
Nel 1920 si pensò a un progetto di restauro radicale, ma tutti gli interventi effettuati nel corso del XX secolo non intaccarono l’aspetto originario.