Giuseppe Merosi è il progettista piacentino che diede vita alla gloriosa storia delle autovetture Alfa Romeo.
Gli inizi
Giuseppe Merosi nacque a Piacenza nel 1872. Dopo gli studi da geometra, entrò come collaudatore, nel 1899, alla Orio & Marchand, un’azienda piacentino-francese di biciclette, convertita alla produzione di vetture. Lavorò per la Fiat e per il reparto auto della Bianchi di Milano, fino a quando fu assunto in Alfa ( Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) con la qualifica di direttore tecnico e con l’incarico di progettare due nuove automobili.
Da quel momento la sua presenza in Azienda andò di pari passo con il successo del marchio.
I motori di Giuseppe Merosi
Il primo motore importante di Merosi è il “24 HP“, un gioiello che nel 1910 (potenziato a 31 CV) salì anche sul biplano di Antonio Santoni e Nino Franchini, progettato e costruito tutto in Alfa.
Negli anni successivi, il progettista piacentino creò uno dei primi motori a valvole in testa, il “40-60 HP”, che è il pioniere dei propulsori a due alberi a camme (sempre in testa) a 90°.
Dopo la guerra, Merosi realizzò il motore “RL”, un motore a 6 cilindri innovativo perché può essere usato sia su vetture da turismo sia su auto da competizione: sarà prodotto in serie a partire dal 1923.
La versione da turismo raggiunge nel primo anno di vita vendite record con 829 esemplari, mentre la versione sportiva, montata su chassis molto leggeri, partecipò alla Targa Florio conquistando il primo posto: il motore, conosciuto come “RL TF” (con riferimento, appunto, alla Targa Florio), farà conoscere l’Alfa anche all’estero.