La Rocca d’Olgisio è uno dei complessi fortificati più antichi e suggestivi del Piacentino, sia per la posizione dominante i torrenti Tidone e Chiarone, sia per la sua architettura.
La sua storia risale al secolo XI, quando apparteneva ai monaci di S. Savino di Piacenza; conquistata nel 1378 da Gian Galeazzo Visconti, questi la consegnò ai Dal Verme, ai quali appartenne, con intervalli, fino alla metà dell’Ottocento.
Dal 1979 è di proprietà della famiglia Bengalli.
La pianta della costruzione è irregolare a causa della planimetria del terreno. E’ cinta da sei ordini di imponenti mura all’interno delle quali vari corpi di fabbricato e numerose cortine miglioravano il sistema difensivo. Interessante il loggiato del 1500.
Al suo esterno si trovano alcune grotte, rifugio di partigiani durante la II Guerra Mondiale, e oggi oggetto di studi speleologici.
Rocca d’Olgisio è famosa perché “ospita” una sala tortura: una goccia d’acqua cade perennemente in una vasca scavata nell’arenaria, dando luogo alla cosiddetta “tortura della goccia” .
Nel cortile interno si trova un pozzo di 50 m di profondità, e a metà del pozzo è stata scavata una galleria per consentire la fuga e l’approvvigionamento di cibo agli assediati.
Durante l’assedio francese, all’inizio del 1500, la rocca subì in otto giorni, 1160 colpi di cannone, perdendo solo un torrione.
Servizi offerti: visite guidate e possibilità di pernottamento (B&B)