Il Teatro dei Filodrammatici inaugurò a Piacenza nel 1908. All’epoca venne assegnato alla Società Filodrammatica Piacentina, un sodalizio sorto nel 1825 e riconosciuto con decreto ufficiale da Maria Luigia d’Austria.
Precedentemente, nel luogo poi adibito a teatro, si trovava la chiesa di Santa Franca risalente al Cinquecento, che venne convertita in struttura teatrale grazie ad alcuni accorgimenti tecnici che consentirono la realizzazione di una platea con loggiato e di un palcoscenico.
La facciata del Teatro dei Filodrammatici di Piacenza è in stile Liberty, su progetto dell’ingegner Gazzola, con un disegno ad ali di farfalla.
Negli anni ’80 il teatro iniziò a manifestare gravi segni di deterioramento della struttura. Lunghissime furono le operazioni di restauro, che durarono più di un decennio. Tutti gli elementi sono sono stati ricostruiti artigianalmente: lampade, pavimenti, infissi, porte, poltrone della sala. È stato recuperato anche il magnifico sipario in cui Bernardino Pollinari raffigurò le visioni di Vittorio Alfieri.
Solamente il 25 ottobre 2000, dopo che i lavori di restauro avevano riportato la platea e i palchi all’antico splendore, si potè inaugurare il teatro per la sua nuova stagione.
Sicuramente il Teatro dei Filodrammatici, o “Filo” come generalmente viene chiamato questo spazio dai piacentini, è una presenza storica importante nel panorama culturale di Piacenza.
Attualmente il Teatro può accogliere circa 300 spettatori.
La programmazione del cartellone prevede prevalentemente spettacoli di prosa e drammaturgia, gestita dal “Teatro Gioco Vita” che dal 1971 ha maturato un’esperienza particolare nel campo dello spettacolo destinato ai ragazzi e alla tecnica del teatro d’ombre, con collaborazioni e scambi in Italia e nel mondo.