La Zobia è lo storico Carnevale Fiorenzuolano unico nel suo genere, che dal tardo Medioevo invade le vie del centro con la sua folle baraonda.
Un vero e proprio teatro a cielo aperto dove, durante la sfilata di carri e carretti artigianali, ognuno s’improvvisa attore interagendo col pubblico attraverso battute e sketch dialettali, senza maschera però…. già perché da tradizione la Zobia vuole il viso scoperto.
Un carnevale nostrano fatto di vino novello, allegria e buona tavola.
Un carnevale tanto semplice quanto sincero e autentico, perché costruito con la passione della gente.
Sabato 1 marzo
Ore 10.00
SCUOLE IN ZOBIA – Piazza Caduti
ore 14.30
ZOBIA dei BAMBINI – Piazza Caduti
ore 21.00
SFILATA CARRI – Centro Storico
Sfilata di carri, paliotti, coppie e singoli per le vie del centro
ore 23.30
LIVE SHOW CON OSPITE Pippo Palmieri e Wender dello Zoo di 105 – Piazza Caduti
Domenica 2 marzo
Ore 15.00
SFILATA CARRI – Centro Storico
Sfilata di carri, paliotti, coppie e singoli per le vie del centro
ore 19.00
PREMIAZIONI
ore 20.00
BARAONDA FINALE E DJ SET by Elo – Piazza Caduti
Allo stand gastronomico tradizionale in Piazza Marsala troverete una selezione di prodotti tipici: vin brulé, anolini da passeggio, ciccioli da passeggio, salamelle, chisolini, ecc.
Ancora tanto cibo con una selezione di Street Food e TruckFood da tutta Italia in Piazza Molinari da mezzogiorno di sabato 1 marzo
Edizione 2025 in programma 1 e 2 marzo
Lo sapevate che…?
Il 1946 fu l’anno in cui trionfò la gioia collettiva per la riconquistata libertà. I partecipanti al corteo si ritrovavano nei bar assegnandosi nomi differenti. D’obbligo era il mostrarsi col volto scoperto però truccato vistosamente. Ognuno doveva però apparire mostrando la propria identità. “La compagnia del fiore” partecipò alla sfilata carnevalesca col carro chiamato “II re dell’allegria”, una grande combriccola in cui si suonava e si cantava.
Da alcune testimonianze raccolte il carro, ma sarebbe meglio dire un piccolo carretto, entrava a far parte per la prima volta nella nostra tradizione. [..] Nel 1948 “La Compagnia del fiore” si cimentò nella farsa chiamata “II Re dei somari”, carro in cui si suonava e si cantava con al seguito un carro su cui era messo un asino in legno e cartapesta, a seguire c’era un vero asino. [..] Ogni Carnevale era l’occasione giusta per prendere una clamorosa giga: così al coro del raglio faceva eco il gorgoglio del vino che scendeva dalle botti, tanto che anche il povero animale venne reso partecipe della grande bevuta”.
Liberamente tratto da Andiamo in Zobia. Tradizione ed estetica del Carnevale Fiorenzuolano di Rino Bertoni, 2001
Immagini di oggi:
Il Palco
I carretti
I premi
L’ombrellaio
Arlecchino
Il Benedicente
Il Pavone
Immagini di ieri:
Ragazze (1948-1950)
Scozzesi? (1948-1950)
Brasile(1948-1950)
Zobia (1948-1950)