Una piacevole escursione vi porterà a scoprire uno dei gioielli dell’Appennino Piacentino, in Alta Val Nure, incastonato tra le vette più conosciute e apprezzate dagli escursionisti: il Lago Nero di origine glaciale.
La parte sommitale del Monte Nero rappresenta l’unica stazione dell’Appennino settentrionale in cui sopravvive il pino mugo specie botanica sopravvissuta alle glaciazioni. Si ammirano boschi di faggi e di abeti bianchi, ultimi esemplari dell’Emilia Romagna protetti da vincolo forestale, come tutta la flora della conca.
Percorso
Dal passo dello Zovallo, imboccare a destra provenendo da Piacenza (altro lato della strada rispetto al parcheggio) lo stradello con segnavia bianco-rosso CAI 001, che si inoltra nella faggeta. Dopo pochi minuti si giunge al bivio con il sentiero CAI 003. Svoltare a sinistra sul percorso CAI 003 che prosegue sul crinale lungo il confine con la provincia di Parma.
Dopo un tratto ripido, il percorso spiana e una decina di minuti dopo il bivio, il percorso lascia lo stradello e riprende a salire ben evidenziato dalla segnaletica. Dopo un paio di minuti a quota 1700 mt. s.l.m. , sulla destra si apre una splendida vista sull’Alta Val Nure.
Il sentiero esce dalla faggeta, proseguendo sulla roccia e tra i pini mughi. A tre quarti d’ora dalla partenza circa, un breve passaggio tra le rocce, indicato da un cartello sulla sinistra, porta ad un’altra bellissima posizione panoramica a strapiombo sul versante meridionale del Monte Nero, verso la Val Ceno e il Monte Penna.
Dopo un ultimo sforzo si arriva alla croce di vetta del Monte Nero, da cui lo sguardo spazia in ogni direzione, dal mare all’arco alpino.
Pochi passi dopo la croce, sulla destra del senso di marcia, appare in basso l’incantevole Lago Nero. Lo si ammira incastonato tra faggi e abeti bianchi e adagiato sulla conca glaciale delimitata da un cordone morenico. Al di sotto sulla destra, si scorgono due vasti prati, risultato dell’interramento di due antichi laghi glaciali.
Si scende alla sella prativa della Costazza dove si trova il palo segnavia all’incrocio tra sentieri, qui si svolta a destra, prendendo il sentiero 001 che scende diretto verso il Lago Nero. Un lago popolato da tinche, trote e carpe. Dopo averlo costeggiato seguendo i segnavia bianco-rossi del sentiero 001, si scende lungo la pietraia morenica fino alle Buche, vasta zona umida ora occupata da un morbido prato.
Proseguire in discesa fino all’incrocio con il sentiero CAI 005, che si tralascia a sinistra, proseguire rasentando un’altra zona umida, di origine glaciale in avanzato stato di interramento. Tralasciare il sentiero 003 (percorso all’andata per salire sul Monte Nero) e scendere in breve al passo e quindi all’autovettura.
Avvertenza per i bambini: alcuni tratti sulla vetta del monte Nero e una breve discesa su parete ripida ma non esposta, agevolata da cordino corrimano, richiedono particolare attenzione.
Per i bambini si suggerisce un itinerario più breve con arrivo al Lago Nero.