E’ un trek in tre tappe che permette all’escursionista di ripercorrere molti sentieri del passato, che costituirono per secoli le naturali vie di comunicazione tra Val d’Arda, Val Nure e Val Trebbia.
Tratturi carichi di storia, ma anche ricchi di suggestioni e poesia. Un percorso che presente notevoli spunti di interesse anche sotto il profilo botanico e geologico. Sono da segnalare i laghi Moo e Bino.
TERZA TAPPA: Passo Pianazze – Selva di Ferriere (7 ore)
IL PERCORSO
La tappa inizia con una lunga salita piuttosto impegnativa, su stradina forestale e ampie mulattiere. Passando lungo la Costa dei Cornini (1.200 m), si giunge fino a Termini (1.320 m).
Dopo i prati di Groppo si incrocia una mulattiera. A sinistra la strada scende a Faggio e a destra va al Lagazzo e a Cassimoreno in Val Lardana.
Giunti a Termini, l’itinerario entra in Val Nure, nel cosiddetto regno dei laghi.
Questo è delimitato verso est dai Monti Ragolino, Camulara, Arco, Costa dell’Erbone e San Martino. Verso ovest da una dorsale che parte dai Groppi di Pertuso per giungere al Monte Megna, attraverso il Poggio dell’Orlo ed il Roccone.
A chiusura dei due argini si levano, a sud, la possente mole del Monte Ragola (1.711 m) e, a nord, un’ampia trincea morenica che salda il Monte Megna al Monte San Martino.
I laghi
Il più importante, in questa conca di laghi, laghetti, acquitrini, prati molli e torbiere che costituiscono una fra le più interessanti testimonianze della storia geologica dell’Appennino Piacentino, è il Lago Bino, dalla forma ovale irregolare, con sponde rocciose e detritiche specie a ponente, formatosi per sbarramento morenico della valle.
E’ il lago naturale più vasto dell’Appennino piacentino, il cui livello subisce ampie variazioni nell’arco dell’anno. Chi vuole vedere da vicino il lago, da Termini deve proseguire sull’itinerario principale seguendo il sentiero in dolce salita, fra boschi, che toccando l’Arco e le pendici del Monte Camulare, giunge a Prato Grande.
Qui una strada sterrata in disuso e sbarrata da diversi cancelli conduce ai due laghi con un tragitto di ore 1-1.30 fino al Lago Bino o di 2-3 ore fino al Lago Moo, fra andata e ritorno.
Dopo Prato Grande, da dove è possibile in circa un’ora di cammino raggiungere il Monte Ragola (1.711 m), il percorso è per lo più pianeggiante. Seguono dei saliscendi brevi e poco impegnativi e, dopo le pendici del Monte Zovallo si raggiunge il Passo dello Zovallo (1.421 m), dove transita la carrozzabile che da Santo Stefano d’Aveto conduce a Ferriere e Bettola.
Dalla vicina Selva (Km 5,5 sulla strada asfaltata per Ferriere) funziona un servizio di autobus per Bettola e Piacenza.
Nell’attraversamento di Prato Grande si deve avere l’avvertenza di tenere sempre la sinistra, costeggiando le pendici del Monte Camulara, specie in caso di nebbia.
L’ultimo tratto della tappa, di circa 4 Km, dal Passo dello Zovallo a Selva di Ferriere viene percorso su strada asfaltata.