La Pietra Parcellara, una delle montagne più note ai piacentini, è detta anche il “Cervino della Valtrebbia” perché ricorda con la sua punta aguzza il ben più noto e alto monte simbolo delle Alpi. Solitaria, in quanto nessun monte le si affianca da Travo fino alle pendici del Monte San Lazzaro, la Pietra Parcellara si presenta con mille facce ed aspetti diversi, ogni volta sorprendenti: da Travo è rotonda come un elmetto, da Perino è appuntita e affilata come un duro e nereggiante cono, da Cassolo è piatta e larga.
IL PERCORSO
Dalla piazza di Perino attraverso il borgo vecchio si scende verso il fiume Trebbia e con la passerella pedonale ci si porta sulla sponda sinistra. Costeggiando gli impianti sportivi (piscina e campi da tennis) si percorre la rotabile per Rondanera e successivamente il sentiero che sale ad incontrare la strada Donceto-Brodo.Al termine della salita si incontra la strada che collega Perino a Brodo. Raggiunto il valico tra la Pietra Marcia e la Pietra Parcellara sono possibili due differenti vie di salita. La “via normale” prosegue poi in lieve discesa verso nord-ovest al limite dei coltivi. Proseguendo, con continui zig-zag nel bosco sempre comunque lungo un percorso, si raggiunge in circa 25-30 minuti l’oratorio della Pietra Parcellara. Dall’oratorio resta da affrontare il tratto più entusiasmante dell’escursione alla Pietra Parcellara: il sentiero che dalla chiesetta porta alla cima e s’inerpica per la parte rocciosa. La salita è facile, non esposta ed anche i bambini, purchè accompagnati, possono effettuarla in tutta sicurezza. In pochi minuti si perviene alla cima del monte. La “via di cresta” si diparte invece a destra per portarsi alla base del cono roccioso terminale che, visto dalla sella, appare ripido e impossibile a superarsi. All’atto pratico invece si rivela come una lunga cresta in qualche caso aerea ed esposta che nel giro di 30-45 minuti porta alla cima. Essendo quest’ultimo percorso più pericoloso della “normale” sarebbe buona cosa affrontarlo solo con persone esperte e comunque mai con ragazzi e neofiti in gruppi numerosi. Dalla sella tra Pietra Marcia e Pietra Parcellara, a destra per chi sale da Perino, si stacca il percorso che in breve porta alla base della lunga, affilata e friabile cresta della Pietra Parcellara. A prima vista il sentiero sembra molto severo, ma seguendo attentamente i segnavia si presenta come un itinerario privo di difficoltà tecniche. Un solo punto, benchè brevissimo, è piuttosto esposto: si tratta di un lastrone inclinato il cui superamento richiede piede fermo ed assenza di vertigini. In altri momenti della salita è necessario utilizzare mani e piedi. Per il ritorno a Perino si segue a ritroso l’itinerario d’andata oppure si può scendere al Trebbia dopo aver percorso “la via di cresta” non utilizzata in salita.
DIFFICOLTA’: Media
TEMPO COMPLESSIVO: Circa 1,5-2 ore
DISLIVELLO: 628 m.