La Seconda Guerra Punica, guidata dal generale cartaginese Annibale Barca, ha lasciato nel territorio piacentino numerose tracce.
La Battaglia della Trebbia segnò la prima vittoria su Roma e fu probabilmente la sola a coinvolgere gli elefanti nel ruolo di effetto a sorpresa. Si svolse tra le località di Ancarano e l’area oggi occupata dal comune di Gazzola.
I toponimi cartaginesi
Molti toponimi della Val Boreca, ma non solo, richiamano il passaggio di Annibale in queste zone. Zerba pare derivi da Djerba, Tartago da Chartago, Suzzi da Sousse.
Il paese di Rottofreno sembra abbia ereditato il nome dal fatto che nei suoi pressi al cavallo del comandante cartaginese si ruppe il freno e di ciò si serba ricordo nello stemma del Comune stesso.
I racconti su Annibale Barca
Ma permangono anche racconti che non fanno che alimentare questa certezza.
Il monte Lesima, per esempio, dovrebbe il nome al fatto che Annibale, risalendone i fianchi alla ricerca della strada migliore per attraversare gli Appennini, si ferì ad una mano: da “laesa manus” (mano ferita in latino) a Lesima per assonanza, il passaggio è poi facile.
Ancora: il Comune di Gossolengo mantiene tutt’ora nel suo stemma la figura di un elefante, in memoria del dono, fatto da Annibale stesso, di uno di quegli “strani” animali ferito ai contadini delle campagne presso le quali l’esercito punico sostò a lungo e che una volta ristabilitosi venne utilizzato per il lavoro nei campi.