Nei pressi di Pianello V.T. da diversi anni l’associazione Archeologica Pandora esegue scavi che hanno permesso di aggiungere preziose informazioni sulla storia locale più antica e all’archeologia in Val Tidone.
Il reperto
Tra i reperti più rappresentativi ritrovati, citiamo la Stele di Valeria Nardis, databile al I° sec. D.C.
Rappresenta un documento unico, sia per qualità estetica, sia per il valore storico documentario: ha infatti conservato tutto l’apparato decorativo.
Il suo studio ha consentito di effettuare collegamenti con una famiglia romana, citata nella Tabula Alimentaria di Veleia, e ad un’altra citata in un cippo di Arcello di Pianello.
Sono diversi i reperti di epoca romana ritrovati in questo territorio, quali frammenti di anfore, embrici, coppi, mattoni.
Archeologia in Val Tidone – Il Museo
Tutti i reperti ritrovati nelle campagne di scavo, e le informazioni che le riguardano, si possono approfondire nel Museo archeologico di Pianello, che si trova nella Rocca Municipale. Le diverse sezioni testimoniano l’età del rame, del bronzo e del ferro, tutte ampiamente documentate. Abbondanti sono i reperti provenienti dal Vicus di Pianello, oggetti di uso quotidiano della metà del I. sec a.C. fino al I sec d.C.
Dalla vicina Arcello provengono i reperti che testimoniano la presenza di una villa rustica, tra cui frammenti di intonaco e tessere di mosaico pavimentale. La villa svolse la funzione abitativa fino al V sec. Della zona tra Vicomarino e Ziano proviene un sarcofago del II sec d.C.
La Piana di San Martino
Ulteriori scavi archeologici, nella Piana di San Martino, vicino a Pianello, hanno portato alla luce tracce di abitazioni risalenti all’epoca tardoantica, più precisamente di età longobarda, si tratta della fucina di un fabbro. Sempre nella stessa zona sono state individuati resti di muratura riconducibili alla presenza di una torre di difesa. Gli scavi proseguono ogni estate.