La chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia si trova nel quartiere popolare dell’Infrangibile, a ovest della città.
Storia
Nel 1938 viene eretta una delegazione vescovile e si costruisce una piccola chiesa in via Montebello.
Dopo aver acquistato l’area sull’altro lato di via Montebello, nel 1951 si decide la costruzione di un nuovo tempio. Il progetto viene affidato all’architetto Pietro Berzolla.
Nel 1953 giunge il riconoscimento a parrocchia: due anni dopo iniziano i lavori e nel 1957 la Chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia apre finalmente al culto.
Architettura e opere d’arte
Priva di sagrato, la chiesa è preceduta da una scalinata poligonale a cinque gradini in granito. La facciata monumentale in mattoni a vista presenta tre archi fortemente pronunciati che creano un forte effetto chiaroscurale.
Sul retro il volume del presbiterio, più basso rispetto a quello della navata centrale, si conclude con un abside semicircolare, nella cui parete, nella parte bassa, si aprono sette alte monofore a tutto sesto. A destra del presbiterio si addossa il volume della sagrestia, a sinistra quello della canonica e casa accoglienza.
Lo spazio interno è ad unica navata con cappelle laterali. Le pavimentazioni sono lastre di marmo Botticino con fascia centrale in marmo rosso di Verona. Lungo tutto il perimetro della chiesa corre una fascia di marmo nero.
Gli affreschi di Luciano Ricchetti, dipinti tra il 1958 e il 1959, rappresentano un Sacro Cuore nella prima cappella di destra, una Sacra Famiglia nell’abside e una Vergine Assunta nella prima cappella di sinistra. Ludovico Mosconi e William Xerra sono gli autori del ciclo dei Misteri del Rosario ospitato sull’arco che delimita l’area presbiteriale.
Paolo Perotti ha realizzato le sculture in legno del presbiterio ed un Cristo Risorto sull’altare maggiore.
Ogni anno la Sacra Famiglia ospita la Sagra del Fungo, uno degli eventi che animano l’autunno piacentino.
