Il museo archeologico raccoglie il materiale di interesse storico rinvenuto nel bacino della Val Tidone e offre un quadro della storia e delle dinamiche del popolamento antico dell’area, dalla preistoria all’età romana.
Sono presenti fossili, che illustrano le fasi di formazione della pianura padana, reperti che documentano la presenza umana in Val Tidone in epoca preistorica e protostorica (dal V millennio a.C. al – II/I secolo a.C.). Da segnalare i reperti della Piana di San Martino, in prevalenza manufatti ceramici, che testimoniano la vita di un insediamento sviluppatosi in particolare nel corso del I millennio a.C.
Nella prima sala sono conservati fossili che illustrano le fasi di formazione della pianura padana, nella seconda invece si trovano reperti che documentano la presenza umana in Val Tidone in epoca preistorica e protostorica (dal V millennio a.C. alle soglie della romanizzazione – II/I secolo a.C.).
La terza sala del museo, la più ampia, contiene materiali di epoca prevalentemente romana, oltre a qualche reperto altomedievale.
Vi è esposta una campionatura degli oggetti, ritrovati nell’abitato romano di Pianello.
Di recente acquisizione è una stele funeraria del I sec. d.C. di ‘Valeria Nardis’, rappresenta il primo documento scritto della Val Tidone; è stata rinvenuta in una zona nella quale era già stato recuperato un capitello, graffito e decorato da volute, ovoli e palmette, forse pertinente ad un’edicola funeraria.
L’esposizione prosegue con i materiali romani provenienti dai vari siti della valle, in particolare con il sarcofago da Vicomarino e con i reperti della sepoltura di Ganaghello, della villa di Arcello, dell’insediamento di Trevozzo.
Spiccano tra gli altri i consistenti materiali architettonici, l’instrumentum, e alcuni importanti reperti numismatici.
E’ disponibile presso il Museo l’archivio della documentazione dei reperti esposti.