LA STORIA ED I FATTORI SOCIO-ECONOMICI
La cucina fiorenzuolana e della Val d’Arda, come buona parte della cucina piacentina, è molto legata, all’agricoltura del territorio e ai suoi prodotti. La caratterizzazione dell’attività agricola nelle diverse vallate ed aree dei Piacentino, seppur con piccole differenze, ha messo a disposizione materie prime in quantità ed abbondanza diverse che hanno influenzato questa cucina.
L’allevamento bovino per la produzione di latte, fulcro dell’attività agricola nella zona di Fiorenzuola, ha fatto sì che la produzione e la stagionatura del formaggio Grana sia, da almeno quattro secoli, caratteristica del territorio ed abbia influenzato la cucina che, come naturale conseguenza, deve coniugare il formaggio con altri ingredienti.
La struttura delle aziende agricole ha determinato le caratteristiche socio-economiche dell’area fiorenzuolana. Aziende agricole medio-grandi con numerosa popolazione rurale “povera” ma che aveva un accesso facilitato ai prodotti agricoli locali più abbondanti a disposizione: formaggi bovini con varia stagionatura e grassi animali.
Quindi la produzione di pasta ripiena come gli “ANOLINI” della Val d’Arda, che coniuga l’utilizzo del formaggio per il confezionamento del ripieno, anziché la carne come è in uso nel resto del piacentino, trova la sua spiegazione nel fatto che tipica di questa zona è una “cucina povera di carni” geograficamente collocata tra Piacenza città e il territorio di Parma, sede di Ducato, realtà entrambe più ricche anche dal punto di vista alimentare.
La collocazione geografica di Fiorenzuola al centro della pianura piacentina ha inoltre preservato questa zona dalle influenze culinarie lombarde, liguri e piemontesi riscontrabili nella cucina di altri Comuni rivieraschi del Po o confinanti con tali regioni.