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I TURTLITT AD SANT’ANTONI (le frittelle ripiene) DE.CO.

De.Co.
Comune
Piacenza

La tradizione dei “Turtlitt ad Sant’Antoni” affonda le sue radici in un tempo antico legato al borgo di S. Antonio a Trebbia(Piacenza) ed alla celebrazione della festa patronale che ricorre il 17 gennaio.

I Turtlitt ad Sant’Antoni e la loro tradizione

In occasione di tale ricorrenza era consuetudine per gli abitanti della citta e delle frazioni limitrofe recarsi a S. Antonio a Trebbia per ricevere la benedizione che il sacerdote impartiva ai campi, agli animali ed alle persone e gustare i turtlitt.
Nelle case era d’abitudine celebrare la festa con pranzi condivisi coi parenti ed amici, che non risiedevano nel borgo e, alla fine del pasto, offrire loro come dolce i tradizionali turtlitt.
Nei tempi passati i dolci, rigorosamente fritti in strutto bollente, erano preparati nelle singole case e nelle varie osterie, tanto che i1 profumo invadeva tutto il paese.

Da marzo del 2007, su istanza della scuola elementare di S. Antonio, è stata iscritta all’Albo comunale la scheda di produzione relativa ai Turtlitt ad Sant’Antoni, dolce tipico della frazione cittadina, della cui ricetta è depositaria la signora Giuseppina Zucca.

Ricette simili vendono prodotte in tutta la provincia nel periodo di Carnevale.

Ricetta

TIPOLOGIA
Dessert
DIFFICOLTÀ
Facile
INGREDIENTI

Per la pasta:

  • 1 kg farina bianca
  • 100 gr burro liquefatto
  • 100 gr olio
  • 100 gr zucchero
  • 2 uova (1 intero + 1 tuorlo)
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 1 bicchierino di rhum
  • un pizzico di sale
  • odore di scorza di limone.

Per il ripieno:

  • 50 gr castagne secche
  • 300 gr mostarda senapata, ben tritata
  • 50 gr cedro candito
  • 50 gr cacao amaro
  • 50 gr cioccolato in polvere
  • 150 gr marmellata di prugne o amarene del tipo acidulo
  • 100 gr amaretti polverizzati nel mortaio
  • cocktail di liquori vari (rhum, maraschino, vodka, cordial ….).
PREPARAZIONE

Mettere a bagno le castagne secche, togliere la pellicina quindi cuocerle in acqua salata con l’aggiunta di una foglia di alloro. Passare le castagne cotte al setaccio o passaverdura e metterle in una terrina. Aggiungere la mostarda e il cedro tritati, tritare gli amaretti.

Unire il tutto e aggiungere il cioccolato, il cacao, la marmellata e il cocktail di liquori.  Il ripieno deve risultare un impasto omogeneo e pastoso ed e consigliabile prepararlo almeno lt giorno precedente.

Per preparare la pasta si mette la farina a fontana, si aggiunge un pizzico di sale, si aggiungono lo zucchero, le uova (uno intero + un tuorlo), l’olio e il burro fuso (deve essere sciolto a fuoco basso perché non deve friggere). Si bagna con il vino e il rhum.

Impastare molto bene (le donne anziane dicevano e dicono “la pasta deve essere come seta”). Stendere la sfoglia, tirarla dello spessore di 2-3 millimetri, disporre mucchietti di ripieno a distanza regolare, ricoprire con pasta e ritagliare con la “rotella” i turtlitt a forma rettangolare e chiuderli premendo gli orli.

Friggere in abbondante strutto bollente e, non appena dorati sui due lati, toglierli con l’apposita paletta e metterli su carta assorbente, per togliere l’unto in eccesso; porli, quindi, su un vassoio e spolverizzarli con zucchero a velo.

Per informazioni


INDIRIZZO
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