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IL FIUME TREBBIA

Parchi e natura
Fiume Trebbia, ph. C. Mingardo

Il fiume Trebbia nasce dai monti liguri ad una trentina di Km da Genova e confluisce nel Po dopo circa 110 Km di percorso, attraversando l’intera provincia di Piacenza.

Attività

Per la purezza delle sue acque, in particolare nel tratto più alto, d’estate è affollato di bagnanti. Costituisce una rinomata “palestra” per canoisti provenienti da tutta Europa. La parte alta della valle segnata da questo fiume è caratterizzata da monti elevati con caratteristiche alpine, circondati da pascoli e boschi (castagneti, querceti, pinete ecc.). Nella giusta stagione, non mancano ricercati funghi.

Affluenti e cime

Dalle sorgenti alla foce, la Trebbia riceve numerosi affluenti; il più importante di essi è l’Aveto (che nasce dal monte Caucaso), seguito dai torrenti Boreca, Brugneto, Cassingheno, Bobbio, Dorba e Perino. Partendo dalla sorgente nei pressi del Monte Prelà (1406 m) nel comune di Torriglia, il torrente Boreca che è tributario del Trebbia forma una piccola valle. la Val Boreca, con i suoi cinquantun chilometri quadrati, rappresenta il sottobacino più esteso della val Trebbia, dopo quello dell’Aveto che resta l’affluente più importante. Circondata da monti come il Lesima (1.724 m), Alfeo (1650 m), Tartago (1.688 m), Chiappo (1.699 m), Cavalmurone (1.670 m), Carmo (1.640 m), questa valle è impervia e coperta di boschi.

L’alta valle del Fiume Trebbia

Nel territorio di Zerba sono presenti numerose specie tipiche della flora alpina, che crescono indisturbate in un habitat naturale ed incontaminato. Il fiume Trebbia entra nella nostra provincia nel comune di Ottone, dove scorre generando numerosi meandri, che vanno arricchendosi delle acque del torrente Aveto. I due fiumi tornano a dividersi nei pressi del Monte delle Tane, alle cui pendici in una conca boscosa si trova il piccolo paese di Cerignale. Il borgo si caratterizza non tanto per particolari motivi storici, quanto naturalistici dell’Appennino, con i suoi boschi, le sue vette ed i suoi sentieri. In seguito il corso d’acqua bagna il centro abitato di Marsaglia, capoluogo del comune di Corte Brugnatella.

Le anse

Dopo questo centro la valle si restringe nuovamente. Dall’altezza del borgo di Brugnello, il fiume forma un’altra serie di gole e meandri fluviali all’interno delle cosiddette Arenarie di San Salvatore. Si tratta di formazioni composte da un’alternanza di arenarie, siltiti e argille originatesi a partire da sedimentazioni sottomarine. Dopo aver ricevuto l’affluente di sinistra Carlone, il Trebbia entra nel territorio comunale di Bobbio. Luogo tra i più suggestivi e ricchi di storia di tutta la Valle, scorrendo sotto le arcate del famoso Ponte Gobbo.

Proseguendo verso valle, il fiume assume un andamento verso nord-est ampliando gradualmente le dimensioni, con la formazione di larghe formazioni ghiaiose. In questo tratto vengono attraversati i centri di Mezzano Scotti, Perino e Coli. Qui il fiume viene a creare ampie anse; famoso l’Orrido di Barberino.

Il fiume Trebbia e l’area del parco

Dopo aver attraversat0 il borgo di Travo, il fiume giunge a Rivergaro, dove si trova il Parco Regionale del Trebbia che si affaccia direttamente sul fiume. Qui si apre una bella vista verso le colline e il Castello di Statto che si trova proprio di fronte, sulla riva opposta del Trebbia. Questa vasta area fa parte dei Parchi del Ducato ed è attrezzata con punti ristoro, panchine. Non lontano in località La Rossia piccola frazione di Gossolengo, si trova una delle porte di accesso al Parco omonimo: una vasta area verde, due laghi di cava restituiti alla natura e un’aula didattica per le attività educative e le iniziative culturali.

Il fiume in area pianeggiante

Nelle vicinanze di Gragnano Trebbiense ha il tipico aspetto del conoide alluvionale che si origina quando il fiume giunge a valle rallenta la sua corsa e deposita una notevole quantità notevole quantità di materiale litoide (ciottoli, ghiaia, …), allargando a ventaglio il suo alveo.

L’ ambiente è caratterizzato da ghiaieti e radure con arbusti e pochi alberi ad alto fusto. Pur non essendo ricco dal punto di vista nutrizionale esso ospita una interessantissima fauna. Questa si costituisce prevalentemente di uccelli, per la maggior parte migratori: il Corriere piccolo, l’Occhione, il Topino, il Gruccione, alcuni tipi di Airone. Nei pressi del fiume si incontrano un’area di sosta attrezzata e una torretta di avvistamento per l’avifauna. La sponda è rivestita da una rada vegetazione con pioppi neri, macchie di salici arbustivi e olivello spinoso, ciuffi di graminacee e patine rossastre di licheni. Con un binocolo dalla torretta si possono osservare aironi e cormorani di passaggio e, con un po’ di fortuna, il mimetico succiacapre nascosto a terra tra le erbe alte e gli arbusti.

A coronamento di tutto ciò e di immediata percezione spicca una spettacolarità paesaggistica che non trova facili paragoni in altri corsi d’acqua del nostro paese.

INDIRIZZO
Fiume Trebbia provincia di Piacenza

INDIRIZZO
Piazza San Francesco - Bobbio


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