Dove si trova
Cerignale è situato in Alta Val Trebbia, in una conca sulle pendici del Monte delle Tane (m. 1198) che crea uno spartiacque naturale tra la Val Trebbia e la Val d’Aveto.
Ci si arriva percorrendo la SS45 Piacenza-Genova o la provinciale SP 586 Marsaglia-Chiavari.
Oltre al capoluogo Cerignale, fanno parte del Comune altri abitati adagiati su terrazze dei monti circostanti.
Tutti questi nuclei appartengono all’ “Appennino delle 4 Province”, dove le province di Piacenza, Genova, Alessandria e Pavia confinano e le zone sono culturalmente accomunate da usi e costumi.
Perché visitarla
La ricchezza naturalistica, il senso di libertà, la storia ed il lavoro di valorizzazione di questi ultimi anni rendono Cerignale una tappa significativa per una gita fuori porta in Val Trebbia di uno o più giorni.
Non fu sempre Cerignale il nucleo principale; nel periodo medievale e immediatamente successivo fu Cariseto ad avere un importante ruolo difensivo con il suo Castello.
Nel XII secolo fu lo stesso Federico Barbarossa che vi si rifugiò scortato dai Malaspina, e li nominò poi feudatari della zona. Successivamente passò ai Fieschi e poi ai Doria.
Quando andarci e cosa vedere
La montagna per le sue peculiarità è bella da visitare in tutte le stagioni, è un quadro che muta colori, ma lo è ancora di più quando si ha facile accesso a due fiumi dalle acque fresche e limpidissime, la Trebbia a l’Aveto.
Da non perdere
Cerignale è il primo e per ora unico comune “carbonio free” della Valtrebbia.
Nelle viuzze dell’antico borgo pavimentato in sassi sono stati realizzati dei canaletti in cui scorre l’acqua dell’acquedotto per produrre energia pulita tramite una piccola centrale idroelettrica visitabile. La sera i faretti all’interno dei canali illuminano le strade e creano un’atmosfera suggestiva.
Nel paese si trovano tanti fontanili, una fontana è stata dedicata a “San Francesco ed alla Laudato sii”, ed è ancora funzionante un mulino a doppia ruota.
Sulla tavola
Nell’alta Val Trebbia cominciano a sentirsi gli influssi liguri sulla cucina tradizionale.
I ristoranti propongono gnocchi di patate, pasta al pesto, trippa con fagioli, i “cori pin” (cavoli ripieni), la cima (carne bovina ripiena di verdura), cinghiale arrosto e in umido, castagnaccio, croccante di nocciole e “u bunetto” (budino).
Per tenersi in forma
Questo tipo di montagna è una palestra a cielo aperto.
Non ci sono strutture dedicate ma le attività sportive in open air sono praticabili.
Tanto il trekking sulla numerosa sentieristica e sui sentieri “in cantiere”, come il progetto di ricollegare gli abitati tramite mulattiere da percorrere in mountain bike.
Si organizzano ciaspolate nella stagione fredda ma si può anche andare a praticare canoa o fare il bagno nei fiumi Trebbia e Aveto.
Appuntamenti di rilievo
L’agenda di Cerignale nel mese di Agosto si fa corposa.
Si alternano mostre nella Stalla dei Barbetti, conferenze e spettacoli nella Piazza dei Diritti e delle Tolleranze. Tra le feste ricorrenti, la Festa delle Aie il 13 Agosto e la Trasumanza Letteraria, organizzata da due coraggiose libraie Piacentine.
Un’altra festa tradizionale animata da piffero, fisarmonica e musa, con danze, si tiene l’ultima domenica di ottobre.
Nei dintorni
Vale una visita il paese di Ponte Organasco, così chiamato proprio per il caratteristico ponte romano crollato nel 1923 e sostituito con uno in cemento armato. Il paese è di stampo medievale e si trova al crocevia tra Piacenza, Pavia e Genova.
Risalendo l’abitato di Cerignale è veramente suggestiva la passeggiata sul crinale spartiacque delle due valli dove è possibile vedere da una parte l’Aveto e dall’altra le acque del fiume Trebbia incorniciate da imponenti quanto fantasiose sculture naturali in roccia.