Dove si trova
Il Comune di Ferriere, raggiungibile da Piacenza seguendo la Strada Provinciale 654 della Val Nure, è terra di confine fra Piacenza, Parma e Genova, e uno dei comuni più estesi del piacentino. Qui si trovano le cime e i passi più alti del nostro territorio. L’aspra conformazione ha consentito la conservazione di pregevoli aspetti naturalistico-ambientali che difficilmente trovano pari in altre aree regionali
Perché visitarla
Storicamente l’area del comprensorio ha visto la presenza dei liguri e dei romani e fatto parte dei possedimenti dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio prima, della Repubblica di Genova poi. Con i Landi, i Nicelli, e i Farnese continuò lo sfruttamento delle miniere che raggiunse il massimo in epoca borbonica.
Nel secolo scorso dal territorio di Ferriere, soprattutto dalle zone più impervie, partirono molti emigranti per “cercare fortuna” soprattutto in Francia, Svizzera e Nord America.
Oggi quello di Ferriere è un territorio legato soprattutto al turismo, all’agricoltura e alle produzioni tipiche.
Quando andarci e cosa vedere
E’ bello venire a Ferriere in qualsiasi stagione.
Primavera e autunno consentono di immergersi nel paesaggio, ammirare le fioriture o i colori dell’autunno.
In estate eventi sportivi, sagre e manifestazioni animano le giornate e le serate a Ferriere e nelle frazioni
Anche in inverno si organizzano momenti di aggregazione, sport e divertimento, come escursioni e ciaspolate.
Da vedere vicoli e case in sasso del paese vecchio, la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, la centrale Piazza del Maglio con il monumento alle miniere
Camera con vista
R&B Castello di Gambaro, una fortezza ristrutturata a oltre 800 metri di altitudine, abitata dai proprietari, per un suggestivo soggiorno immersi nella storia e nella natura dell’alta Val Nure
Da non perdere
Il Museo delle Miniere, interessante museo (allestito dalla famiglia Bergonzi) che illustra con documenti, fotografie, attrezzi e altre testimonianze il lavoro nelle miniere di Ferriere
I Laghi Moo, Nero e Bino, oltre ad altri laghetti, stagni e torbiere, di origine glaciale, dove si conservano stazioni residue di pino mugo, forse i soli esempi spontanei in Emilia Romagna
I magnifici panorami che si ammirano dalle vette del territorio (Monte Bue, Monte Maggiorasca, Monte Ragola, Monte Zovallo, ecc)
Sulla tavola
Salumi D.O.P e De.Co., formaggi, funghi, tortelli con la coda, cacciagione, castagne De.Co.Tortelli di farina di castagne De.Co, Pattona o Castagnaccio, Polenta di farina di castagna, polenta di mais.
I condimenti vanno dal burro fuso, formaggi, ragù di carne, sugo di funghi secchi o freschi, al pesto “genovese”
Per tenersi in forma
Una fitta rete di sentieri adatti per il trekking o per tranquille passeggiate , sentieri CAI di diverse difficoltà, percorsi adatti a mountain bike, escursioni a cavallo
La Ferrata Mazzocchi di moderata difficoltà e piuttosto breve.
Possibilità di arrampicata sportiva (palestra di arrampicata: il Groppo delle Ali).
Escursioni e Ciaspolate invernali
Appuntamenti di rilievo
Festinquota al Lago Moo (Luglio)
Trail Festival
Ferriere d’inverno: manifestazioni, ciaspolate, Festinquota Extreme
Festa Patronale e Fiera di San Giovanni Battista (Giugno)
Le frazioni del territorio, dalle più grandi alle più piccole, in estate si ripopolano. Abitanti e villeggianti partecipano all’organizzazione di feste e sagre dedicate alla musica, anche tradizionale, e all’enogastronomia.
Nei dintorni
Meritano attenzione le numerose vallette laterali come Val d’Aveto, Val Lardana, Val Lavaiana, Valle Lobbia, Val Grondana dove non è raro incontrare animali al pascolo e cavalli liberi. I villaggi sono quieti e silenziosi e si animano in estate
A Gambaro si trova un bel castello, di proprietà privata e visitabile.
Ciregna, a 1123 metri slm è la frazione più alta del piacentino.
Il borgo in sasso dei Perotti, dove si trova l’albergo diffuso Casa delle Favole Castelcanafurone vanta case diverse case torri. Poco lontano sorge l’Oratorio di Santa Maria del Gratra
Vicino a Brugneto la Casa-Torre della Camminata
I numerosi borghi immersi nel verde, dove i pochi abitanti mantengono vive le antiche tradizioni (Castagnola, Cattaragna, Torrio, Boschi, Salsominore, per citarne alcuni)