La Via Francigena è una strada millenaria percorsa già dall’antichità da migliaia di pellegrini. Dal regno dei Franchi si recavano verso i luoghi sacri, a Roma o in Terra Santa o, in un percorso inverso, risalivano verso Santiago di Compostela. In gruppo, con bisaccia, bordone, petaso e conchiglia, trovavano rifugio presso abbazie, pievi, hospitales distribuiti lungo il cammino.
Questo sistema viario, contraddistinto da molte varianti, trova ufficialità nel diario di viaggio dell’arcivescovo di Canterbury, che nel 990 dall’Inghilterra si reca a Roma: Sigerico annota un’ottantina di tappe in un percorso preciso nella descrizione dei punti di sosta.
La Via Francigena presso Piacenza
In provincia di Piacenza, presso il Guado di Sigerico, dove l’arcivescovo attraversò il Po, è possibile guadare il fiume grazie a un traghettatore che ancora oggi con un piccolo battello porta i pellegrini dalla sponda lombarda a quella piacentina. Superato Calendasco attraverso la via Emilia si giunge a Piacenza, città sul Po e importante cardine del viaggio fra l’Italia settentrionale e quella centromeridionale.
A Piacenza, Sigerico sostò con ogni probabilità nell’Ospitale di S. Brigida, riservato ai pellegrini di provenienza anglosassone. La chiesa, situata in piazza Borgo, è una delle più antiche della città.
Da Piazza Borgo si arriva facilmente in Piazza Cavalli, il centro storico della città. In questa piazza il visitatore gode di una suggestiva panoramica della storia dell’arte: dal Gotico, al Rinascimento fino ai tempi recenti. Qui è possibile ammirare Palazzo Gotico e la Chiesa di San Francesco. Nella piazza è presente anche l’Ufficio turistico dove è possibile ottenere il timbro della Via Francigena (l’altro punto in città è presso la Sagrestia del Duomo).
Il Duomo rappresenta una tappa imprescindibile della visita, che si completa con la Basilica di S. Antonino.
La Via Francigena dopo la città di Piacenza
Lasciato il centro, la Via Francigena procede in parallelo con l’Autostrada del Sole, seguendo la Via Emilia. In auto o a piedi, ricalcando le orme dell’arcivescovo di Canterbury, si incontrano i borghi di San Lazzaro e di Montale, Cadeo, Roveleto, Fontana Fredda e Fiorenzuola d’Arda.
Passaggio obbligato di questo tour è il borgo medievale di Castell’Arquato con il cinquecentesco torrione Farnesiano, il Palazzo del Duca, risalente ai secoli XIII e XIV, la Chiesa di S. Pietro del ‘400, il neogotico Castello Stradivari, il Palazzo Pretorio, la Collegiata di S. Maria e la Rocca.
È inoltre possibile visitare l’ex “Ospitale” di S. Spirito, costruito un tempo per l’accoglienza dei pellegrini e adibito attualmente a sede del Museo Geologico G. Cortesi. Nella zona alta del borgo, si trovano caratteristiche trattorie, enoteche e botteghe per soste golose.
Usciti da Castell’Arquato si incontrano le località di Vernasca, dove sono visibili i resti della Pieve romanica di S. Colombano e il borgo medievale di Vigoleno, avvistabile per le sue mura merlate, affacciate sul torrente Stirone, da cui si gode uno splendido panorama su tutta la vallata.