Giuseppe Verdi (Le Roncole, Parma 1813 – Milano 1901) ha dominato la storia dell’opera italiana tra il 1840 e la fine del secolo: ” Verdi fu una voce assolutamente nuova …italiano purosangue, artista indomabile e perennemente insoddisfatto … fu il più autorevole e strenuo difensore della tradizione e della causa dell’opera italiana“. [ Francesco Bussi]
Se Giuseppe Verdi e la sua musica sono oggi un patrimonio per l’umanità tutta, a Piacenza e nella sua “pianuraccia”, le tracce ” del paesano delle Roncole” sono più che mai presenti nei luoghi frequentati e scelti dal Maestro come rifugio intimo e fonte di geniale ispirazione.
A Sant’Agata nel Piacentino, in quella residenza che Verdi considerò “il suo villaggio” egli, oltre a comporre opere straordinarie, si dedicò con passione all’agricoltura, coltivò un vivo interesse per l’arte, l’economia e la politica, fu mecenate generoso.
Biblioteca Passerini-Landi
Adiacente al Salone Monumentale della Biblioteca Passerini Landi, sorta dalla fusione nel 1791 tra la Biblioteca Reale e la Biblioteca Passerini, nello spazio espositivo riservato a cimeli e documenti antichi, manoscritti, lettere, fotografie raccontano le relazioni quotidiane di Giuseppe Verdi con i famigliari, gli amici, i collaboratori.
Grande Albergo San Marco
A Piacenza Giuseppe Verdi amava soggiornare presso il seicentesco Grande Albergo S. Marco, nel corso dei suoi viaggi a Milano o a Genova. Erano quelle le occasioni per incontrare amici cari: il locale capostazione Benedetto Mazzacurati, il musicista Giovanni Maloberti, gli avvocati Carlo Fioruzzi e Gaetano Grandi, l’artigiano Giovanni Zaffignani.
Il Palazzo della Provincia
Giuseppe Verdi fu consigliere provinciale dal 1889 al 1890. Lo ricorda, presso la Sala del Consiglio, un busto bronzeo di Pier Enrico Astorri del 1925 con una targa che riporta le parole del Maestro:”… Quello che domando si e’ che quelli che reggono la cosa pubblica sieno cittadini di grande ingegno e specchiata onestà…”.
Teatro Municipale
Inaugurato il 10 settembre 1804, su progetto dell’architetto Lotario Tomba, è considerato tra i teatri più belli ed antichi d’Italia. Teatro lirico di tradizione ed espressione della vivacità culturale della città, dalla prima rappresentazione del 14 aprile 1845 con I Lombardi alla prima crociata, continua a proporre stagioni anche con opere verdiane, corredate da prestigiose regie ed interpreti internazionali. Austero il busto di Verdi ad opera di Annibale Monti collocato nel 1902 nel foyer del Municipale.
Sala dei Teatini
La cinquecentesca ex chiesa di S. Vincenzo, oggi Sala dei Teatini, moderno auditorium dal 2009, per caratteristiche di acustica e soluzioni tecnologiche ospita in una suggestiva location, con affreschi dal XVII al XIX secolo, concerti di musica classica ed operistica, privilegiando opere e composizioni di Giuseppe Verdi.
Conservatorio “Giuseppe Nicolini”
Nell’area dell’antica chiesa e monastero di S. Franca, complesso edificato nel XVI secolo, sorge oggi il conservatorio “Giuseppe Nicolini“, luogo per eccellenza di Alta Formazione Artistica, Musicale, Coreutica. Alle note di aspiranti musicisti si affiancano documenti e fonti per la storia locale e nazionale. Da sottolineare un busto in gesso di Verdi modellato da Emilio Quadrelli nel 1893, lascito di Rachele Ratti, vedova di Luigi Illica.